decima mas

“Alle nature volgari tutti i sentimenti nobili e magnanimi appaiono sproporzionati al loro fine e, perciò appunto, quasi sempre inverosimili; esse sogghignano quando n’odano discorrere e sembrano voler dire: “Bisogna pure che là vi sia un qualche piccolo utile, poiché non ci è dato di scrutare oltre ogni parete”
(Friedrich Nietzsche)

Il 25 aprile non è la mia festa. Io sto dalla parte sbagliata, con quelli che scelsero di non abbandonare i camerati della prima ora e di proseguire fino in fondo, consapevoli di andare verso una sconfitta sicura. Molti non lo fecero in ossequio a una disciplina d’apparato, ma per riscattarsi dal disonore sparso dai tanti voltagabbana.
Decisero di rischiare, di non restare accucciati in casa in attesa che passasse la tempesta per battere le mani ai vincitori. Stavano dalla parte del torto? Può darsi, sono valutazioni. Non c’è, da parte mia, una tiepida compassione “democratica” ma una sincera solidarietà, un’identità di sentimenti. La lealtà appartiene a uno stile di comportamento più importante di ogni giudizio morale.