Il 25 luglio 1579 nel porto di Kuchinotsu in Giappone, un uomo sbarca con un seguito di persone, è un gesuita che conosce bene l’Asia, si chiama Alessandro Valignano, è stato inviato in missione da Everardo Mercataro, terzo successore di Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù.

Tre anni dopo, sarà il responsabile di tutta l’attività di evangelizzazione a Est del Capo di Buona Speranza: l’Africa, l’India, Malacca (odierna Malesia), la Cina e il Giappone sono sotto la sua giurisdizione “spirituale”.

Nato a Chieti nel 1539 da una nobile famiglia di origine normanna, destinato a entrare nella Curia romana, si reca a Padova per studiare giurisprudenza e nel 1557, consegue la laurea in utroque jure (ovvero in diritto canonico e diritto civile). Tra Padova e Venezia, conduce per qualche anno una vita spericolata, tanto che il 28 novembre del 1562 viene arrestato proprio a Padova con l’accusa di aver ferito una donna con un coltello. Proclamatosi innocente, resta in carcere per 18 mesi, fino a quando il Quarantia criminal, il tribunale supremo della Repubblica di Venezia, lo condanna all’esilio. Il suo rilascio sarà possibile grazie al risarcimento ricevuto dalla vittima e, soprattutto, per l’intervento del cardinale di Milano, Carlo Borromeo.

Nel corso degli studi presso il Collegio romano scopre gli Annales Ecclesiastici di Cesare Baronio, che gli offriranno una chiave di lettura del metodo con cui il Cristianesimo si era diffuso nei primi secoli mediante un adattamento flessibile alle culture preesistenti, greco-romana e siro-giudaica.

Legge affascinato le lettere dall’India e dall’Estremo Oriente di Francesco Saverio, il primo missionario gesuita a mettere piede in Giappone e a quel punto, decide di fare richiesta al superiore generale per andare nelle “Indie orientali”. Passa solo qualche mese e, nel 1573, Mercuriano lo invia in Oriente come Visitatore, cioè suo delegato personale. Passa da Lisbona (le colonie asiatiche sono soggette al Portogallo) e si imbarca il 21 marzo dell’anno successivo per una missione che durerà tutta la vita, fino alla morte a Macao nel 1606.