La violenza ha una natura multiforme: cambia aspetto, si adatta alla logica e alle modalità del contesto socio politico in cui si sviluppa e agisce, anche laddove sembra essere sparita. La violenza si mostra con dimensioni diverse, grandi e piccole. Dove c’è antitesi, conflitto tra idee e visioni, essa è presente, segue la tensione bipolare. Nell’epoca odierna, dove si tenta nei modi più disparati di edulcorare la negatività, la violenza sembra scomparire nella sua forma tangibile, quella corporea e visibile. Solo che si tratta di un’illusione perché essa viene trasferita sul piano psichico. La violenza può scatenarsi senza freni o avere persino una misura con delle norme che la regolano all’interno di un discorso etico ed estetico.
Bloodline è il titolo del libro fotografico di Alberto Palladino con testi a cura di Chiara Del Fiacco. Descrive l’universo sconosciuto della Mensur, il duello rituale presente in Germania, Austria e altre zone dell’Europa centrale, sviluppatosi storicamente all’interno delle confraternite studentesche. La parola deriva dal latino “mensura” (misura) e indica la distanza tra i duellanti che si posizionano uno di fronte all’altro tenendo alta una spada che a turno viene calata contro l’avversario. Ciascuno degli sfidanti indossa delle protezioni per evitare ferite mortali, ma non le eventuali cicatrici.
La Mensur è molto di più di una sfida, assume un significato rituale, un’azione simbolica dove una comunità si riconosce e si trasmette dei valori improntati sul coraggio e l’onore. La nostra contemporaneità scarseggia per simboli, è solo satura di dati e informazioni privi di qualunque forza simbolica. Nella Mensur, il gesto violento, il colpo di spada, trafigge ogni discorso perbenista di chi è così intimorito e ossessionato dalla propria autoconservazione da rinunciare alla libertà per rinchiudersi in una rassicurante finzione di sicurezza.
Le fotografie di Alberto Palladino sono contraddistinte da un meraviglioso realismo, immagini di gesti singolari, espressioni del volto, segni sulla pelle, la fermezza dei corpi in un’atmosfera circonfusa di bellezza e pericolo, sangue e orgoglio. Sfogliando queste pagine sembra quasi di avvertire il rumore secco della lama delle spade, avvertire il respiro lento dei duellanti.
Un libro che suscita nel lettore emozioni contrapposte, ma questo dipende molto dall’anima interiore di chi sfoglia queste pagine. La Mensur con i suoi riti, i suoi gesti e le cicatrici, è uno spazio liberato dalla sorveglianza di un Potere che cerca di spegnere ogni passione intensa che non possa essere ridotta a becero consumismo.
NOTE
il libro è disponibile qui –
http://bloodlinebook.bigcartel.com
documenti dell’autore
https://www.albertopalladinoreporter.com